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1) Dizion. 5° Ed. .
MARITATO
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MARITATO.
Definiz: Partic. pass. di Maritare.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che ha marito, Congiunto in matrimonio, detto di femmina. –
Esempio: Vill. M. 319: Accolse.... XX tra donne maritate, fanciulle e altre femmine.
Esempio: Ovid. Pist. 84: Ahimè lassa! La gente pensa ch'io sia bene maritata, perch'io sono moglie del magnifico Ercole.
Esempio: Frescobald. M. Rim. 87: Po' ch'i' son maritata, Parti d'esta novella.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 215: Mi posso dir vedova, e pur maritata sono.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 182: E maritata, e none può andare a marito, che è una gran povertà la sua.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 355: Era maritata? C. Oh! Bartolo, Cotesto fu il mio mal, chè essendo dettomi Che l'era non maritata, ma d'ottimi Costumi riputata,... Io dubitai che ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 115: Era maritata in Prato; e rimasta vedova, ebbe ec.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 385: Quella che non è maritata pensa alle cose di Dio, come possa essere santa di corpo e di spirito.
Definiz: § II. E detto di maschio, vale Che ha moglie, Ammogliato. –
Esempio: Gas. Pros. 3, 146: Ecco che chi avea detto, così per chiaro e per risoluto, che il Conte era maritato, non lo sapeva.
Esempio: Caran. Eustaz. 12: Approssimato il tempo delle sacre raunanze, i giovani più nobili della città si mettono a partito per ciò fare, pur ch'essi non siano ancora maritati.
Esempio: Bart. D. Giapp. 2, 255: Scelti.... e accettati, o de' fanciulli, che non doveano essere in fra 'l decimo anno, o de' giovani, o anche de gli uomini in età già maturi, ma non maritati, quegli che ec.
Esempio: Salvin. Odiss. 118: Cinque a te cari figli in casa sono, Due maritati, e tre freschi garzoni.
Definiz: § III. E nei medesimi sensi, usato con un compimento, retto dalla prep. A o Con, indicante la persona con la quale alcuna o alcuno è congiunto in matrimonio. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 52: Costui, maritato con Lodomilla, figliuola del conte di Silamborio, generò due figliuoli.
Esempio: Sassett. Lett. 357: Poscia intesi il parentado con Orlandino Orlandini, maritato con la vostra ultima sorella.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 116: Più volentieri la vedrei morta, che maritata ad un tiranno.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 63: Il Poliziano.... nella elegia sopra la morte della sposa Albiera degli Albizi maritata a un Sigismondo della Stufa, ec.
Definiz: § IV. E con un compimento retto dalla prep. In, indicante la casa o famiglia con la quale una donna ha contratto parentado, e un tempo anche la persona con la quale era unita in matrimonio. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 420: Vostra Signoria è maritata in una casa piena di magnificenza e d'onore.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 5, 12: Lodovica era maritata in Paolo Guidoni, Anna era donzella.
Definiz: § V. Si usò, detto di fanciulla, per Promessa solennemente in isposa, Fidanzata. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 154: Eh! maladetta sia la mia disgrazia, Chè l'averl'io serrata (perchè io l'ho Per maritata, e resta sol da lei, Ma ritenete in voi).... è stato Forse cagion ec.
Definiz: § VI. Detto figuratam. della vite, vale Appoggiato e legato ad altro albero. –
Esempio: Car. Long. 76: Avea dall'un dei lati un alboreto, ed a ciascun albero una vite altamente maritata si distendeva sopra le piante delle mela e delle pera, dove maturando l'uve con essi i pomi contendevano, e quasi tutti erano domestici.
Esempio: Pop. Disc. Ragn. 610: Molte viti di raverusti e di abrostini, maritate ad olmi e ad oppio.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 40: Le viti tenute molto alte da terra, ed in specie le maritate ai pioppi, o ad altri arbori, producono un vino sempre inferiore in bontà alle viti tenute basse.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 417: Le viti maritate ai pioppi, o ad altri frutti, nel tempo medesimo che si potano, per non dovervi tornare altra volta, si legano al pedale del marito, poi ec.
Definiz: § VII. E Term. della cucina. Mescolato di due qualità diverse, detto di vivanda, e specialmente di lasagne, uova, e simili; anche con un compimento. –
Esempio: Bocc. Laber. 207: Le vitelle di latte..., le lasagne maritate, le frittellette sambucate, i migliacci bianchi..., de' quali ella faceva non altre corpacciate che facciano ec.
Esempio: Grazz. Rim. V. 613: Son assai buone l'uova maritate; Ma troppo tempo drento vi si mette.
Esempio: Buonarr. Lett. 606: L'uova maritate nel burro, dopo queste (ricottine) non stetter molto.
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 172: E l'uova, che a tutte le cose sono condimento,... pigliatele da bere,... tantoste, maritate, affrittellate, ec. sempre son ottime.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 580: A tutto questo si unisca un'esattissima regola di vivere, non mangiando la mattina che una minestra brodosa d'orzo franto, o di riso, o di indivia maritata con l'uovo.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 194: Lasagne maritate non vuol dir altro che lasagne accoppiate, mescolate con altre paste di forma diversa e con legumi ancora.
Esempio: E Papin. Lez. Burch. appr.: Quando i ceci particolarmente son pochi a numerosa famiglia, si mescolano con farina o con paste; e questi si chiamano comunemente ceci maritati.
Definiz: § VIII. In forza di Sost. di gen. masc., o femm. Colui che ha moglie, o Colei che ha marito; Chi è coniugato. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 83: Adunque, Achille, vincitore di così grandi cose, se' vinto dal pauroso rubbatore della maritata di Grecia?
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 156: Adulterio è d'ammogliato con maritata, o pur che l'uno sia legato a matrimonio.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 13: Non spira (Dio) alla maritata tenga castità o amor di quella, se 'l marito non è spirato di simile.
Esempio: Cant. Cam. 2, 532: San più le mammol che le maritate, Delle tristizie che si fanno al mondo.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 140: E maritate e vedove e donzelle Ardean dell'amoroso suo trastullo.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 159: A' maritati.... dava ricordi pieni di prudenza e di santità.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 2, 260: Non si deono i maritati giammai abbandonare, anzi accomunar tutte le fortune.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 383: Ora, da una tal riverenza, quanto sono lontani quei maritati, che tutto dì si chiamano tra loro con titoli così sconci, che non se ne odono de' peggiori talvolta nel luogo infame?
Esempio: E Segner. Op. 4, 351: Se è la medesima, come dunque ora si è cominciato con tanto studio a divolgarla fra tutti, e laici, e maritati, e mercanti?
Esempio: Forteguerr. Cap. 270: Sarebbero ancor meno i maritati, Che, mossi dall'amor non dalla dote, Andrian con pace al gran giogo accoppiati.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 524: Questo servire a Dio ed alla sua volontà è cosa di tanto pregio, che può per questa un maritato aver merito di virtù maggiore d'un vergine.